AMEGLIA – BIASSA – Ameglia e Biassa sono due caratteristici borghi della provincia della Spezia.
Ameglia dista solamente 18 km dal centro della provincia ligure, situata in val di Magra, quasi al confine con la Toscana, il suo territorio si estende dalle rive del fiume Magra fino alle alture del monte Caprione, affacciandosi sul golfo dei Poeti e sul mar Ligure.
Parlando di Biassa, invece, è situata a 323 metri sul livello del mare e ha circa 650 abitanti con un passato ricco di fascino.
Ameglia ha una storia antichissima, che risale al IV secolo a.C., quando era un importante centro di scambi commerciali tra il mare e i valichi circostanti. Nel medioevo, Ameglia divenne possesso dei vescovi di Luni, che ne fecero la loro residenza e la fortificarono con mura e castello. Questo possiede una torre quadrata che domina il borgo ed il panorama circostante. Il borgo passò successivamente sotto il dominio di vari signori, tra cui Castruccio Castracani, i Doria, i Visconti e i Campofregoso. Nel XV secolo, Ameglia fu acquistata dal Banco di San Giorgio e rimase sotto l’influenza di Genova fino all’unità d’Italia.
Il borgo medievale conserva ancora il suo aspetto originario, con le antiche case in pietra, le viuzze strette e la torre del castello, che, come detto consente di ammirare il paesaggio da un inedito punto di vista.
Tra le attrazioni da visitare ad Ameglia ci sono la chiesa di San Vincenzo, risalente al XVII secolo, il santuario di Santa Maria delle Grazie, del XVIII secolo, e il museo etnografico della val di Magra, che raccoglie testimonianze della cultura e della storia locale. Ameglia è anche un ottimo punto di partenza per escursioni naturalistiche nel parco naturale regionale di Montemarcello-Magra-Vara, dove si possono ammirare diverse specie di flora e fauna.
Il piccolo comune è stata sede di una necropoli preromana, scoperta nella località di Cafaggio, che testimonia la presenza di un popolo di Liguri Apuani che commerciavano con Etruschi e Celti. Nelle tombe sono stati ritrovati oggetti di vario tipo, come armi, fibule, vasi e anelli
Data la sua vicinanza con Luni ed il suo importante porto militare e commerciale romano che esportava il marmo di Carrara in tutto il mondo antico, Ameglia ha subito molto la sua influenza; a Bocca di Magra, infatti, si possono ancora vedere i resti di una villa marittima romana del I secolo a.C.
Parlando di Biassa, il suo nome deriva dalla famiglia dei Biassa, che qui ebbe origine. Il primo nucleo abitativo si chiamava Roccanera ed era posto sul Monte Parodi e alla base del Verrugoli, dove si trovavano le cave di arenaria, la principale risorsa economica dei biassei.
Nel XIII secolo, per volontà di Genova, venne costruito il castello di Coderone, una fortezza per difendere il territorio da Pisa, che si era insediata nella vicina Carpena. Attorno al castello si riunì la comunità proveniente da Roccanera, che aveva una chiesa dedicata a San Martino (San Martino vecchio), oggi in rovina.
Con la perdita della funzione militare del castello, gli abitanti si spostarono più a valle, formando l’attuale Biassa. Qui sorse la nuova chiesa di San Martino, in stile romanico, che è il principale monumento del paese.
Biassa è legata anche alla terra di Tramonti, un crinale a strapiombo sul mare, caratterizzato da muretti a secco e piccoli poderi coltivati a vite. Questo territorio ha avuto come cantore Giancarlo Natale, narratore della fatica e della gioia di abitare questi luoghi.
Di Tramonti di Biassa fanno parte Schiara, con la chiesetta di Sant’Antonio, Monesteroli, con lo scoglio del Montonao e la spiaggia del Nacchè e La Fossola, con la chiesetta dell’Angelo Custode. Di Tramonti di Campiglia fanno invece parte Case Persico e il Navone.
Biassa è un borgo che conserva il fascino della tradizione e della natura, ed è un punto di partenza ideale per visitare le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti.