Lsct Contship: superata la soglia “fatidica” dei 500mila Teus nei primi sei mesi 2023 …

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LA SPEZIA – E’ vero, il mezzo milione di Teus nei primi sei mesi dell’anno può avere un significato relativo  in rapporto con la movimentazione dell’anno precedente ma oggi il problema è recuperare quote di mercato.

Dati i tempi e i dati insomma che si conoscono sull’andamento della movimentazione dei container nei porti dell’Alto Mediterraneo (Italia, Francia e anche Spagna) che, contrariamente a quelli del sud (costa africana e asiatica), sono in flessione, come lo sono i porti del Nord Europa, già arrivare a superare allo scadere del primo semestre 2023 almeno la quota in un certo senso fatidica dei 500mila nel Porto della Spezia …

Comunque sia, ricorrendo al detto consolatorio del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, almeno ci si è avvicinati visto che il monitor del La Spezia Container Terminal segnava 493.855 Teus movimentati alle 13,14 di lunedì 1° luglio e che dunque sarebbero occorsi pochi giorni (viste le navi in banchina) per andare oltre; E così è stato con la soglia raggiunta e superata tra il 6 e il 7 luglio quando i Teus movimentati sono diventati 500mila e poi 509.190 e poi ancora di più nell’avvio del secondo semestre, per il quale è partita, come si sa, l’offensiva commerciale del nuovo team chiamato alla guida del Lsct nel Porto della Spezia che, si è assicurato, è al centro della strategia di sviluppo del Gruppo Contship.

Cristiano Pieragnolo (nella foto), Direttore commerciale di Contship Italia, aveva detto una quindicina di giorni fa: “Abbiamo la necessità di concentrare i nostri sforzi commerciali per far apprezzare le grandi potenzialità offerte da questo porto”.

E aveva anche puntualizzato che “andando oltre al posizionamento geografico strategico, la quota intermodale del terminal della Spezia Container Terminal è infatti una delle più alte tra i porti italiani e i nostri clienti ci confermano che il livello di servizio offerto è al di sopra degli standard di settore. Uno dei punti di forza è sicuramente l’integrazione con un sistema logistico intermodale che ci permette di avere un unico interlocutore di controllo lungo la supply chain”.

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