LA SPEZIA – Che Giorgio Bucchioni fosse uomo del porto e della città ha avuto la sua plastica dimostrazione nella partecipazione all’addio che ha visto nella Cattedrale di Cristo Re la presenza di duemila persone, testimonianza di tutte le espressioni di enti e associazioni, non solo spezzine.
Per l’ultimo omaggio sono venuti da Genova, da Marina di Carrara, da Livorno e da Napoli e da diverse altre città legate al mondo marittimo.
Alla messa celebrata nella cattedrale di Cristo Re da don Luca Palei e concelebrata con padre Gianluigi Ameglio, parroco del Porto della Spezia, sono intervenute tutte le autorità civili, politiche e militari, il mondo dell’associazionismo e, tantissimi, ciascuno portatori di ricordi personali. C’erano il prefetto Maria Luisa Inversini, il sindaco Pierluigi Peracchini, il Presidente dell’Autorità del Sistema Portuale Mario Sommariva, il Presidente di Confindustria Mario Gerini. C’era tutto il mondo portuale, economico, sindacale, professionale, culturale e politico. E tutti si sono stretti con commovente affetto alla famiglia, alla moglie Maida, alla figli Giorgia e al figlio Fabio, che ha ha ringraziato così: “Mio padre ha sempre fatto della riservatezza e della compostezza un suo modo di porsi oltre la sfera privata, ma dai messaggi che stiamo ricevendo è evidente come sia passata limpidamente la sua umanità: non parlano dell’imprenditore o dell’uomo delle istituzioni, ma dell’uomo. Sono molti coloro che ne hanno ricordato i consigli, la vicinanza nei momenti difficili e altrettanti quelli che lo descrivono come un gentiluomo dai principi invalicabili che ha combattuto contro la cultura dell’apparenza e della superficialità”.
Bruno Pisano, Presidente dell’Associazione spedizionieri spezzini e Presidente nazionale lo ha ricordato che “grazie allo spessore di un uomo con una visione e grandi intuizioni il porto spezzino è passato da essere un piccolo scalo del Mediterraneo a una pedina strategica nel panorama portuale mondiale. E’ stato il primo presidente della neo costituita Autorità portuale e lo ha fatto con spirito di servizio e passione. Ricordo una sua frase simbolo: laddove finisce il muro che cinge il porto non inizia la città, ma comincia il mondo. Grazie di tutto, Re Giorgio”, ha concluso commosso con l’appellativo con il quale Giorgio era chiamato dalla comunità portuale.
Il Presidente degli Industriali Mario Gerini, ha portato l’abbraccio di tutto il mondo industriale alla moglie Maida e ai figli Fabio e Giorgia, e , tra le tante intuizioni, ha scelto l’idea avveniristica per la formazione dei giovani del lontano 1976 quando Giorgio insieme ad altri imprenditori fondò la scuola di formazione Cisita.
Ora Giorgio riposa. a compimento di una vita straordinaria, nella cappella di famiglia del natio Calice al Cornoviglio.
A noi non resta che ricordare che Giorgio Bucchioni, è uno di quegli uomini che lasciano il segno, di quelli che delimitano con autorevolezza di pensiero e di azione e di sobria umanità, un prima e un dopo.