Marina di Carrara vivrà oggi una giornata storica, attesa da venti anni, per l’avvio dei lavori del Waterfront

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MARINA DI CARRARA –L’aggettivo storico si addice a quello che accadrà questa mattina nel Porto di Marina di Carrara dove l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale annuncerà la consegna dei lavori di avvio del Waterfront.

Per confermare l’uso appropriato dell’aggettivo bastano tre elementi: si tratta di un’opera attesa da venti anni, sarà realizzata in diciotto mesi, conferirà, completati i cinque lotti del progetto urbanistico del Comune di Carrara d’intesa con l’Autorità Portuale, un volto nuovo a tutto il lungomare di Marina di Carrara, sulla base di un nuovo sostanziale rapporto tra territorio e porto.
Questa mattina mercoledì 7 dicembre, alla cerimonia, nella sede dell’ AdSP, della consegna ufficiale dei lavori alla società che si è aggiudicata l’appalto per 14 milioni di euro, interverranno il presidente dell’Autorità Portuale Mario Sommariva, il segretario generale Federica Montaresi, il sindaco del Comune di Carrara Serena Arrighi, l’assessore ai Lavori pubblici Elena Guadagni, l’assessore ai  Progetti speciali Moreno Lorenzini, il direttore della sede dell’Autorità portuale di Marina di Carrara Luca Perfetti, il dirigente dell’Area tecnica della stessa Autorità Mirko Leonardi.
Che interverranno, ciascuno per le rispettive competenze, sulla “Consegna dei lavori Ambito 4 del Waterfront di Marina di Carrara e sugli interventi per la fruibilità protetta della passeggiata sul mare in corrispondenza del Molo di Ponente

Si tratta – come già scritto – della creazione di una straordinaria e per certi versi unica passeggiata sopra il muro paraonde del molo foraneo  di 870 metri di lunghezza e di 5 di larghezza, passeggiata sopraelevata tra il mare aperto da una parte e il porto e la nautica dall’altra con l’impareggiabile sguardo sulle Alpi Apuane.

È prevista inoltre una riqualificazione dell’area con annessa creazione di una nuova piazza sul mare, proprio a gomito del molo. Non mancheranno aree verdi con dune e vegetazione autoctona, con  le installazioni di parapetti trasparenti e dell’illuminazione raso terra.

 

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