Pescatori di orate cercansi per bloccare o almeno arginare la strage che fanno di mitili nei vivai fuori diga

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LA SPEZIA – Può sembrare un paradosso ma anche la produzione dei muscoli del Golfo della Spezia soffre per la siccità. Come era già accaduto nel 2003.

“Le ultime rilevazioni dicono che il mare è tra i 24.5° ed i 25°, condizioni che aumentano sensibilmente il metabolismo dei pesci. Più attività significa maggiore necessità di alimentarsi. Tiriamo su i filari, appesi a U, e tutta la parte inferiore è ripulita”, spiega Federico Pinza, direttore della Cooperativa dei Mitilicoltori Spezzini. Che ora stanno cercando  di arginare la voracità delle orate, che stanno facendo razzìa tra i filari fuori dalla diga, ,mentre la produzione dentro diga è più al sicuro nei vivai recintati.

Qualche temporale estivo sarebbe insomma un toccasana perché abbasserebbe la temperatura del mare, migliorerebbe l’ossigenazione e aiuterebbe lo sviluppo del fitoplancton.

Nell’attesa dei benedetti temporali estivi si pensa ad un incontro con il Comune della Spezia, la prefettura e la Capitaneria di Porto per attrezzare imbarcazioni specializzate nella pesca delle voraci orate che stanno mettendo a rischio la raccolta dei mitili che così potrebbero scarseggiare nella stagione estiva.

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