Mario Mattioli a Seafuture: una strategia europea orientata al mare indispensabile per affrontare con successo le nuove sfide.
Mario Mattioli, Presidente Confitarma, è intervenuto oggi al “Panel Driving the change in shipping & logistics: the Eu funding opportunities in the programming period 2021 – 2027, organizzato alla Spezia nell’ambito di Seafuture 2021.
“Green e digitale sono le parole chiave che guidano e definiscono gli orientamenti per gli investimenti dell’UE in ricerca e innovazione nei prossimi anni – ha affermato Mattioli – Il successo del Green Deal europeo dipende dalla nostra capacità di rendere l’intero sistema dei trasporti sicuro, resiliente e sostenibile. In questo contesto, il trasporto marittimo gioca un ruolo fondamentale per l’Ue garantendo l’approvvigionamento di beni essenziali per la vita quotidiana dei cittadini”.
“Ecco perché – ha proseguito il Presidente di Confitarma – anche nel campo della ricerca e dell’innovazione dell’UE, una strategia orientata al mare è indispensabile per affrontare con successo le nuove sfide”.
“Il trasporto marittimo è la modalità più sostenibile per unità di merci trasportate, considerando l’aumento costante del commercio marittimo. Peraltro, lo shipping è un settore “hard to abate” ed è per questo che, nonostante l’industria marittima sia fortemente impegnata nello sviluppo di nuove tecnologie verdi, c’è bisogno di tempo per attuare la transizione ecologica che richiede investimenti significativi nella ricerca e nell’innovazione che solo i finanziamenti dell’UE possono fornire”.
Non meno importante l’impegno delle compagnie di navigazione per la trasformazione digitale per rendere più efficiente l’intero sistema dei trasporti.
“Allo stesso tempo, però sappiamo che la digitalizzazione richiede livelli più elevati di sicurezza, protezione e affidabilità di tutti i mezzi di trasporto per migliorare la competitività globale dell’UE. E in questo contesto la cyber security rappresenta uno strumento essenziale per garantire elevate performance digitali”.
E questo è particolarmente vero per l’ambiente marittimo poiché sia le navi che i porti sono potenziali veicoli per attacchi informatici. Dove c’è un flusso di dati, c’è un rischio concreto di una minaccia informatica.
“Ecco perché la transizione digitale deve essere accompagnata da una strategia di cyber security che, ancora una volta, non può fare a meno degli investimenti in ricerca e innovazione”. “Gli investimenti in ricerca e innovazione sono i fattori determinanti che guidano il cambiamento nello shipping e nella logistica – ha concluso Mario Mattioli – la nuova programmazione UE 2021-2027 può certamente rappresentare una preziosa opportunità per valorizzare la posizione dell’industria marittima nello scenario europeo e mondiale”