“Si autorizza l’uscita dal Porto della Spezia … in volo”, l’ok della Dogana raccontato da Sergio Landolfi

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LA SPEZIA – Conclusa alle 13 con il decollo dal molo Garibaldi Est dell’elicottero dei Vigili del Fuoco diretto all’aeroporto di Pisa l’operazione di sbarco e di assemblaggio del velivolo destinato alla Protezione Civile con Sergio Landolfi manager della Saimare Spa, l’agenzia di spedizioni doganali che ha curato tutti gli aspetti autorizzativi, raccontiamo le fasi di questo evento che ha caratterizzato le ultime tre giornale del Porto della Spezia.

di Enzo Millepiedi

Mi ha colpito il tuo primo accenno di meraviglia a questa operazione nella parte nella quale hai detto che di imbarchi e sbarchi fuori dal comune se ne sono via via visti diversi nel Porto della Spezia.

“Sì, perché abbiamo curato merce sdoganata e fatta uscire su camion o su treni e anche via mare come per esempio grandi yacht, ma aver sbarcato merce, nel caso un elicottero, in volo è stata la prima volta”.

E non deve essere stata comunque una operazione semplice sbarcare, assemblare e far decollare un elicottero dal molo Garibaldi.

“Per la verità devo dire che è stato meno complesso di quello che si potrebbe pensare perché sono entrate in campo tutte le professionalità necessarie che hanno curato, secondo le diverse competenze, ogni aspetto e ogni fase con una collaborazione e una sinergia esemplari, dall’Autorità portuale al Terminal Contship, dalla Dogana allo staff venuto a mettere in assetto l’elicottero ai piloti che lo hanno fatto decollare e trasferito a Pisa”.

Anche l’uscita dal porto, che è comunque un confine di Stato, deve aver richiesto una autorizzazione speciale.

“Sì – spiega divertito Sergio Landolfi – il disco verde tempestivo della Dogana recita: visto il nulla osta dell’Autorità Portuale si autorizza l’uscita in volo.

La struttura portante dell’elicottero è stata trasportata così come si è vista sbarcare e le eliche e le pale?

“Eliche e pale, con gli accessori erano tutti contenuti in un container che è stato sbarcato a parte e affidato ad un team di tre meccanici arrivati sabato alla Spezia per il montaggio”.

Sono arrivati anche i piloti.

“Ovviamente, quando c’è stato l’ok dei meccanici che hanno fatto più prove sul molo, i piloti sono decollati alla volta di Pisa”.

Prove sul molo che hanno richiesto una situazione di sicurezza?

“Quando parlavo della collaborazione di tutti comprendevo le operazioni di sbarco e la sicurezza assicurata  dalla efficienza degli operatori del La Spezia Container Terminal”.

L’elicottero proveniva dalla base di Houston?

“Ma è di fabbricazione italiana: era stato spedito negli Stati Uniti per la sua revisione che, completata, è stato restituito al committente, che è il nostro Ministero degli Interni – Dipartimento Vigili del Fuoco – Protezione Civile. Quando fu spedito per la revisione ricordo che era di color verde ed è tornato come si vede bianco-rosso, con le scritte dell’impiego al quale è chiamato. Devo aggiungere, se posso, che sono onorato di aver curato questa operazione doganale anche perché sono un volontario della Protezione Civile nel Gruppo comunale di Ameglia”.

Assemblaggio e prove si sono svolte in area sicurezza sul Molo Garibaldi, versante Est, risulta dal risultato, rispettando i tempi?

“I tecnici del volo erano alla Spezia già sabato. Hanno provveduto esaminare la situazione e dopo l’assemblaggio hanno fatto le prove nell’area del molo con l’accensione dei motori, le prove di decollo, le pause, la riaccensione, fino al momento di autorizzare il decollo finale: si è svolto tutto regolarmente secondo la tabella di marcia. E’ stata proprio una bella esperienza che arricchisce le potenzialità del nostro porto”.

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