Tasso di crescita regionale trainato in Liguria dalla Spezia con 244 imprese in più

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LA SPEZIA – Sono tornate a crescere le imprese della Liguria nel 2024: il saldo tra aperture e chiusure è stato infatti di +338 unità (con il totale a quota 158.332).

Alle 8.175 nuove iscrizioni hanno fatto eco 7.837 cessazioni di attività. Lo si legge nei dati Movimprese sulla demografia delle imprese elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese.

A trainare il cambio di rotta in Liguria è La Spezia che ha chiuso il 2024 con un saldo di 244 imprese e un tasso di crescita del +1,18%, che porta la provincia ligure nella top ten delle migliori (ottavo posto assoluto).

Tra le liguri, nella graduatoria segue Imperia che con +178 attività si posiziona sopra la media nazionale del +0,62%. Chiude invece con un pareggio Genova dove le cessazioni hanno superato di sei unità le nuove iscrizioni. Bilancio no, invece, per Savona dove a fine anno si contano 78 attività in meno.

A livello nazionale, l’anagrafe delle imprese italiane registra un saldo tra aperture e chiusure positivo per 36.856 unità. Le 322.835 iscrizioni di nuove attività economiche vanno messe in relazione con le 285.979 cessazioni di attività.

A livello settoriale oltre l’80% della crescita annuale (29mila imprese) si concentra in soli tre macro-settori: attività professionali scientifiche e tecniche (+10.845 imprese, pari ad un tasso di crescita del 4,40% su base annua), costruzioni (10.636 imprese in più, corrispondenti ad una crescita dell’1,27%), alloggio e ristorazione (+8.125, pari a +1,78%). E hanno pesato in senso negativo sul saldo: commercio (10.129 imprese in meno, pari al -0,72% contro lo 0,60% in meno del 2023), agricoltura, silvicoltura e pesca (-7.457, pari al -1,06% e in linea con l’anno precedente) e attività manifatturiere (-4.137 -0,81% contro -056% del 2023).

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