Bali – Ha debuttato al fianco del premier Giorgia Meloni a Sharm el-Sheikh per la Cop27 l’ambasciatore Francesco Maria Talò, suo consigliere diplomatico impegnato in questi giorni ad assisterla al G20 di Bali.
Che è nato alla Spezia, come riportano tutti gli estratti biografici che hanno dedicato a Francesco Maria Talò rilevanti servizi. Laureato in giurisprudenza all’Università di Roma “La Sapienza”, Talò ha 64 anni, dei quali 38 trascorsi in diplomazia in giro per il mondo spesso con incarichi speciali. Ambasciatore di grado dal 2017, è stato rappresentante permanente presso la Nato di Bruxelles dal 2019. È sposato con tre figli.
E’ stato ambasciatore in Israele (2012-2017), inviato speciale del ministro degli Esteri per l’Afghanistan e il Pakistan (2011-2012), console generale a New York (2007-2011), direttore per il Sud America alla Farnesina (2006-2007) dove è stato poi coordinatore per la sicurezza cibernetica (2017-2019) e coordinatore della Conferenza Osce per la lotta all’antisemitismo (2017-2018). Dal 1998 al 2002 era stato nella rappresentanza permanente d’Italia alle Nazioni Unite ed era a New York l’11 settembre 2001.
Una tragedia che ha segnato la sua vita personale e professionale. Da allora l’ambasciatore porta con sé, in ogni suo ufficio, una bandiera degli Stati Uniti, una pagina del New York Times, di quelle staccabili. L’ha raccontato due anni fa a Formiche.net.
E’ evidente che si riferiva, senza citarlo, a Francesco Maria Talò, l’ambasciatore Stefano Stefanini, lui nativo di Lerici, in un articolo scritto per Formiche.net quando, prima del G20 di Bali, aveva dedicato la Lettera diplomatica al “G20, istruzioni per l’uso” per la premier Giorgia Meloni, nella quale ha scritto: “Non sta a me farLe un’analisi approfondita delle tematiche del G20 di Bali e del contorno di complessità e rischi dello scenario internazionale. Ci penseranno i Suoi collaboratori. So che se li è scelti bene, professionisti diplomatici sui quali può fare affidamento. Li ascolti e poi decida Lei cosa fare, è una Sua prerogativa esclusiva. Ma prima li ascolti”.
A noi, associandoci all’ambasciatore Stefanini, non resta che augurare buon lavoro a un altro concittadino chiamato a un incarico di grande prestigio e di grande responsabilità.