Venezia – Venezia Port Community, conferma l’importanza strategica delle crociere per il volano economico portuale che alimenta e a supporto della vocazione turistica di qualità della città lagunare.
Ritiene fondamentale mantenere massima attenzione a una soluzione in tempi certi dei dragaggi per la manutenzione ed il ripristino della navigabilità dei canali di grande navigazione (Malamocco Marghera e Vittorio Emanuele) restituendo la corretta operatività della Marittima, pur nel rispetto restrizioni alla navigazione ex DL 103 e delle normative vigenti.
VPC, chiede invece grande attenzione alla politica sullo stato di avanzamento del Piano Morfologico e del Protocollo fanghi, da decenni in stallo amministrativo, come pure sapere dove siano finiti i ristori promessi ai lavoratori dell’indotto sempre dal richiamato DL e dopo un anno ancora non pervenuti. A tal riguardo VPC chiederà a tutti gli schieramenti in vista delle incombenti elezioni politiche un atto di responsabilità e impegno sulle tematiche condivise con la comunità del porto, come segno tangibile della consapevolezza della gravità della situazione e sulla esigenza di un chiaro impegno per identificare soluzioni percorribili in tempi certi
Per le operazioni in rada della Norwegian Gem, VPC non intende entrare nel merito delle polemiche, ma sottolinea positivamente la buona riuscita dello scalo in rada, avvenuta sabato grazie a condizioni meteo favorevoli e come naturale conseguenza della mancanza di soluzioni credibili per tutti gli armatori ad un anno dall’entrata in vigore del DL 103.
Tale soluzione non può rappresentare una alternativa stabile agli approdi diffusi ma costituisce una opportunità da valutare caso per caso sulla quale le autorità competenti potranno valutare modalità e gestione delle operazioni, nel rispetto del DL 103, che pone il divieto al transito delle navi con le note limitazioni sui canali posti sotto vincolo culturale, senza vietare l’uso della rada.
Ingiusto tuttavia sminuire il valore economico dell’operazione con il sospetto (infondato) che l’operatività di transito in rada vada a erodere le normali operazioni di imbarco e sbarco (home port), ponendosi come alternativa a queste. Sul punto VPC rileva che la nave Norwegian Gem era programmata da tempo (come evidente) in attività di transito e che gli ormeggi resi disponibili a Marghera nel giorno della toccata erano 2, entrambi già occupati da navi in funzione di home-port. L’alternativa per la compagnia sarebbe stata quindi di non scalare Venezia, con un evidente danno economico, reclamabile anche dai passeggeri per il mancato rispetto degli accordi di viaggio.