Anche settembre si è chiuso con un altro consistente aumento delle tariffe per il trasporto marittimo di container e che, al momento, porta l’aumento su base annua al + 91,5 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2020 e all’86,1 per cento dalla fine del 2020 sul 2019.
L’aumento di settembre del + 3,2 per cento è stato peraltro superiore al 2,2 per cento di agosto dopo che a luglio c’era stata l’impennata del + 28.1 per cento. Sono dati dell’indice XSI della società norvegese Xeeneta che segue il trend del mercato mondiale dei noli attraverso i principali spedizionieri e le più importanti multinazionali.
Sono dati che se da una parte fanno rilevare alla società che il mercato dei contenitori è solido – si stima per il 2021 una sua crescita del volume tra il 7-8% – con entrate sempre più ricche per le Compagnie di navigazione, dall’altro confermano la persistente pressione su trasporti via mare e sulla catena della logistica con i caricatori costretti a pagare tariffe sempre più gravose per imbarcare le loro merci sulle navi, che devono poi fare i conti con i ritardi provocati come si è visto dai blocchi di portacontainer in attesa di sei-sette giorni davanti a importanti porti sia in Cina sia negli Stati Uniti.