LA SPEZIA – Il dito sulla piaga più vistosa e meno attenzionata, per una congerie di motivi, nella città sarà messo attraverso il bando per la rottamazione di quasi quattro milioni di euro delle auto inquinanti.
Lo aveva annunciato, nel contesto di una serie di interventi a tutto campo, lo stesso assessore all’Ambiente del Comune della Spezia Kristopher Casati che aveva aggiunto, in una intervista rilasciata a Laura Ivani sul Secolo XIX sulle città sostenibili, anche l’avvio, allo studio, di una limitazione ulteriore sulla circolazione dei veicoli inquinanti nel centro cittadino.
D’altronde i dati sul contributo delle diverse fonti all’inquinamento di Co2, ritenuto la causa principale dello squilibrio climatico e ancora affidato ai tiepidi pannolini se non al disimpegno dei summit mondiali, parlano chiaro come si può osservare nella tabella che pubblichiamo qui sopra il titolo.
Gli istogrammi indicano come si può chiaramente notare e in percentuali le quote di anidride carbonica immesse nell’aria (16,2% delle emissioni di gas serra): in ordine decrescente derivano dal trasporto su strada automobili e camion (11,9%), dall’aviazione (1,9%), dal settore navale (1,7%), dal settore ferroviario (0,4%), dal trasporto di combustibili e materie prime, come petrolio, gas, acqua o vapore, (0,3%).
