di Enzo Millepiedi
Msc entra in Ita? E Moller-Maersk risponde con la (ri)nascita di Maersk Air Carg
COPENAGHEN – Il Gruppo danese Moller-Maersk ridisegna i servizi di trasporto aereo delle merci, che oggi gestisce con la società di spedizioni Maersk Air Freight, che a sua volta usa gli aerei della controllata Star Air. La compagnia ha infatti annunciato l’8 aprile scorso la (ri)nascita di Maersk Air Cargo, che integrerà tutte le attività aeree in uno hub nell’aeroporto danese di Billund, il secondo del Paese dopo quello di Copenaghen. La nuova compagnia opererà inizialmente con cinque aerei, due nuovi B777F e tre B767-300F, acquisiti in leasing, che saranno operativi entro la seconda metà del 2022. In un secondo momento userà altre tre nuovi B767-300F per le rotte tra Stati Uniti e Cina, che saranno gestiti da un operatore terzo. Msc vuole entrare in Ita? Ebbene ecco la risposta di Moller-Maersk che vuole gestire direttamente un terzo dei volumi annuali che trasporta in aereo, replicando il modello del trasporto marittimo, che vede una combinazione di unità acquistate con altre in leasing.
Calano la domanda e l’attesa delle navi davanti ai porti di Los Angeles e Long Beach
LOS ANGELES – La congestione di navi nei grandi porti di Los Angeles e Long Beach è calata del 65% rispetto a gennaio. Era cresciuta, come si ricorderà, di giorno in giorno nell’estate scorsa e aveva raggiunto il picco massimo a dicembre, quando oltre cento navi erano in attesa di poter entrare nei due terminal container californiani. La conferma arriva anche dal Southern California Marine Exchange che riferisce che il numero di navi portacontainer in attesa di ormeggio nei due porti della California meridionale ha raggiunto un nuovo minimo all’inizio di questa settimana. Il 4 aprile il numero delle portacontainer in coda fuori dai due porti è sceso a 33. E’ questo l’effetto del consistente calo della domanda di trasporto, che a sua volta ha spinto al ribasso le tariffe di trasporto.
Covid 19: si prevede che il porto di Shanghai resti bloccato fino alla fine di aprile
SHANGHAI – Come si sa la strategia cinese di «tolleranza zero» come prevenzione più economica ed efficace per frenare la diffusione del Covid-19, ha causato blocchi permanenti a catena in tutto il Paese. Strategia che ha bloccato i principali porti della Cina settentrionale al 2021 fino alla chiusura del porto di Ningbo all’inizio del 2022. Ora il blocco più preoccupante è atto a Shanghai, primo porto al mondo per container, che dovrebbe durare fino alla fine di aprile. Verso la prima settimana di maggio. E per quando a maggio Shanghai allenterà il blocco si prevede comunque un nuovo picco nelle spedizioni. Shanghai International Port (Group) Co. (SIPG) la società che movimenta tutto il traffico containerizzato di Shanghai, ha reso noto che il porto ha movimentato, nei primi nove mesi del 2021 34,80 milioni di teus, con un +9,9% sul corrispondente periodo 2020.