Parigi – Oggi in Francia è in corso una nuova giornata di grossi scioperi in tutto il paese contro la riforma delle pensioni proposta dal governo.
La riforma, presentata a gennaio e ora in discussione al Senato, prevede soprattutto l’innalzamento dell’età minima per la pensione da 62 a 64 anni, provvedimento che ha causato le maggiori contestazioni da parte delle organizzazioni sindacali, dall’opposizione e da buona parte dell’opinione pubblica francese.
Si stima che quella di oggi possa essere la più partecipata delle giornate di protesta con i sindacati che hanno proclamato lo sciopero con l’ obiettivo è che oggi la Francia venga completamente bloccata.
Lo sciopero investe il trasporto ferroviario, aereo e locale, gli impianti energetici, le raffinerie, le scuole e gli autotrasportatori.
Sono in corso inoltre manifestazioni in più di 250 città francesi, a cui la polizia stima che parteciperà più di un milione di persone.
Il presidente Emmanuel Macron aveva già provato a riformare le pensioni nel 2019 e già allora c’erano state grosse proteste.
In Francia esistono 42 regimi pensionistici diversi, con notevoli differenze nelle agevolazioni e nei trattamenti delle singole categorie. Ed è un sistema molto costoso: nel 2020 è costato il 13,6 per cento del PIL, meno di quello italiano in proporzione, 15,6 per cento ma più che nella maggior parte dei paesi europei.