Breve storia della Fortezza del Varignano che dalla Seconda Guerra Mondiale è sede del Raggruppamento Sub e Incursori

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Porto Venere – La sua nascita si deve alla volontà del Magistrato di Sanità della Repubblica Genovese che nel 1656 ordinò la realizzazione di una enorme Lazzaretto sul promontorio spezzino.

Siamo ai tempi della Repubblica di Genova in cui, nel 1724, iniziò la costruzione vera e propria della Fortezza, ai tempi adibita a magazzino merci. Il suo utilizzo fu sconvolto totalmente con il dominio napoleonico dove, dal 1797, cominciò la conversione a comando militare nel golfo della Spezia.

È proprio durante questo periodo, più precisamente l’11 maggio 1808, che il Lazzaretto venne utilizzato dalla Marina da Guerra francese e successivamente iniziarono gli studi di Santorre di Santarosa per un futuro arsenale militare.

Terminato il dominio napoleonico, il Varignano passò prima al Regno di Sardegna e solo in un secondo momento al Regno d’Italia. Un fatto curioso è stato il soggiorno di Giuseppe Garibaldi per consentirgli, nel 1862, le cure mediche di cui aveva bisogno dopo la giornata dell’Aspromonte e la battaglia di Mentana.

Siamo in epoca più moderna, nel 1910, e la Fortezza diviene sede dei Palombari della Regia Marina ma solamente dopo i due conflitti mondiali il forte si converte a sede in cui si addestrano gli incursori subacquei della Marina Militare per le missioni belliche. Ad oggi, la Fortezza del Varignano, è sede del Comando subacquei ed incursori mentre la caserma è intitolata alla medaglia d’oro al valore militare Maggiore del Genio Navale Teseo Tesei.

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