LUNI – Associazione Amici di Luni, Direzione dei Musei Liguri e del Museo Archeologico di Luni e Comune di Luni invitano sabato 23 marzo alle 16,30 nella sala convegni di Cantine Lunae di Paolo Bosoni, alla conferenza su Luni – Porta Marina: notizie dagli scavi e dai laboratori.
La prof Menchelli, la dott. Marini e dott. Sangriso, archeologi del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, illustreranno alla comunità le nuove scoperte emerse dalle ultime campagne di scavo a Luni.
Con lo staff pisano, coordinato dalla prof Menchelli, hanno collaborato in sinergia specialisti di altre discipline e sono state usate sofisticate tecnologie. Gli studi geomorfologici, a cura del Dipartimento di Scienze della Terra, le tecnologie usate, come i georadar, e i telerilevamenti con drone, per la modellazione delle strutture i 3D, hanno contribuito a farci conoscere nuovi aspetti della Civitas lunense.
Gli scavi sono stati effettuati nella parte meridionale dell’area archeologica, nell’isolato di Porta Marina, un settore non ancora indagato in precedenza, che si affaccia sul Cardo Massimo, una delle principali arterie lunensi. Il luogo riveste un particolare importanza per la presunta vicinanza al Portus Lunae, in quanto potrebbe far luce su uno degli aspetti più misteriosi che Luni cela ancora, cioè la precisa ubicazione del tanto discusso Portus.
Le indagini ci hanno portato in luce nuovi elementi dell’organizzazione urbanistica, relativi ai resti delle strutture di due domus risalenti al I secolo avanti Cristo e dei loro successivi rifacimenti, e di un tempio, ma anche di strutture che rinviano ad attività artigianali, come una vasca di un impianto per il lavaggio e produzione di tessuti e uno per la lavorazione di stoffe o pelli, e ad attività commerciali, come attesta la presenza di una taberna.
Le analisi di laboratorio dei reperti rinvenuti, in particolare stoviglie in ceramica, anfore per olio e vino, e resti dei pasti, ossa di animali, ci forniscono nuove informazioni sulla vita quotidiana degli antichi lunensi che continuò a fiorire fino all’ VIII sec d. C.
Sono emerse, inoltre, preziose informazioni sulle abitudini alimentari dei nostri antenati. Consumavano vino e olio , salse di pesce, provenienti dai mercati Mediterranei e avevano una dieta ricca di carne, soprattutto di maiale, ma anche di bovini e ovini come attestano le ossa ritrovate.