E’ scontro tra imprese e Authority sul sistema di lavoro più idoneo nel Porto della Spezia

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LA SPEZIA – Come si sa da tempo all’esame dell’Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale c’è un tema scottante che riguarda l’organizzazione del lavoro nel Porto della Spezia.

Un tema – si fa notare – ripreso “ciclicamente dal Presidente Mario Sommariva” e che potrebbe andare in discussione per un sì o per un no presto: si indica la data di metà dell’imminente mese di luglio.

L’argomento è quello dell’applicazione dell’articolo 17 messo sostanzialmente in contrasto con l’articolo 16,. Il primo da estendere nella sua applicazione, il secondo applicato fino ad oggi e da superare.

Il quesito è: è opportuno sostituire, nel regolamento sull’organizzazione del lavoro portuale, la disciplina dell’articolo 16 con quella dell’articolo 17 come propone il Presidente Sommariva?

Dicono no e si oppongono fermamente le imprese (con 400 lavoratori) che operano in regime sub articolo 16 in quanto – ricordano – sviluppo e crescita del porto sono legati storicamente a una visione del lavoro che trova nella disciplina dell’articolo 16 la disposizione normativa più adatta” a differenza delle imprese sub articolo 17 che forniscono non lavoro stabile come le prime ma lavoro temporaneo.

Le imprese contestano infine l’affermazione del Presidente Mario Sommariva contenuta in una intervista al quotidiano Il Secolo XIX secondo cui il sistema dell’articolo 17 è un sistema collaudato e funziona e lo rende più coerente con la disciplina degli appalti. Far passare questo modello sub articolo 17  – replicano le imprese – rispetto all’articolo 16 che ha contribuito al successo del Porto della Spezia creando occupazione e valore aggiunto lascia intendere che “questa reiterata proposta è figlia più di un concetto filosofico che di un modello di porto che guarda alla crescita e alla buona occupazione”.

Da qui la richiesta di una valutazione più attenta a garanzia che il porto resti un motore di crescita per la città e il retroporto.

 

 

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