Gli ultimi dati “Infocamere – Movimprese” sulle aziende in Liguria: saldo stabile tra aperture e cessazioni

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Genova – Sono 1.597 nuove aperture di impresa, sono state 1.149 le chiusure. Il saldo è di 136.617 imprese attive in Liguria al 30 settembre 2021, +0,32%. È questo in sintesi il bilancio – complessivamente positivo – dell’imprenditoria ligure nel terzo trimestre dell’anno, secondo gli ultimi dati Infocamere-Movimprese.

Scegliendo nel dettaglio dei settori la situazione si fa più diversificata: perdono quota le attività manifatturiere (9.773 imprese attive, 50 aperture e 63 chiusure nel trimestre), -0,13%, mentre aumentano le costruzioni, sulla spinta dei bonus per l’edilizia: 27.151 imprese attive, 395 nuove aperture e 231 chiusure (+0,6%). Bilancio negativo nel commercio: le imprese attive sono 35.918, in tre mesi hanno chiuso 386 realtà, a fronte di sole 218 aperture (-0,46%).

Difficoltà anche nella ristorazione e alloggio: 14.798 imprese totali attive al 30 settembre, 95 aperture e ben 146 chiusure (-0,34%). Perde qualche realtà imprenditoriale anche il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (9.620 unità attive), 61 aperture e 77 chiusure.

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Genova

Saldo complessivamente positivo – anche se di poco – in provincia di Genova, che conta 70.593 imprese attive al 30 settembre 2021. 806 nuove imprese, 731 saracinesche abbassate definitivamente, +0,10% nel trimestre.

Il manifatturiero registra un trend negativo dello 0,27%, frutto di 21 aperture e 36 chiusure su un totale di 5.473 imprese attive. Salgono di poco le costruzioni: 191 aperture, 131 cessazioni di attività (+0,44%), su un totale di 13.625 realtà.

Soffrono il commercio (-0,65% nel trimestre), che conta 20.558 imprese, e i servizi di ristorazione e alloggio (-0,40%), 6.480 attività. Infine l’agricoltura e la pesca, trend lievemente negativo anche in questo caso: 1.721 imprese attive, -0,34% (15 aperture, 21 chiusure).

Savona

Il bilancio del terzo trimestre dell’anagrafe delle imprese presenta in provincia di Savona un saldo positivo di 91 imprese, frutto di 306 iscrizioni a fronte di 215 cessazioni. Il confronto con l’analogo trimestre del 2020, quando il saldo risultò di 41 imprese, evidenzia un importante miglioramento.

A fine settembre le sedi di impresa attive in provincia di Savona risultano 26.237, lo 0,5% in più rispetto a dodici mesi prima; si tratta di un risultato leggermente al di sotto della media regionale ligure (+0,7%).

«Nonostante le difficoltà, il sistema delle imprese tiene – dichiara il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Enrico Lupi – L’evento pandemico non ha annullato la vitalità del sistema imprenditoriale locale, che anzi sta dimostrando notevole capacità di reazione alle avversità».

A spingere l’espansione è il settore dell’edilizia, in particolare, le imprese di costruzioni, che raggiungono quota 5.416 (+1,2% rispetto a dodici mesi prima) e le imprese che svolgono attività immobiliari, che salgono a quota 1.406 (+2,3%). Cresce anche il numero delle imprese che svolgono attività dei servizi di alloggio e ristorazione che, al 30 settembre 2021, risultano 3.609 (+0,8%) e quelle che svolgono attività finanziarie ed assicurative pari a 623 (+1,5%).

In aumento sono anche le attività professionali, scientifiche e tecniche: le imprese di tale settore risultano essere aumentate nella misura del +4,8%, assestandosi, al 30 settembre 2021, su quota 633.

Diminuzioni, anche se minime, si rilevano per le attività manifatturiere (1.651 imprese, con una diminuzione pari a -0,2%), per il commercio (5.861 imprese, con un calo del -0,3%), per i servizi di informazione e comunicazione (368 imprese, con un calo del -0,3%) e per le altre attività di servizi (1.259 imprese, -0,4%).

Più consistente, invece, risulta la decrescita che interessa l’agricoltura (2.943 imprese al 30 settembre 2021, -0,9%) e il settore trasporti e magazzinaggio (541 imprese, -1,8%).

Imperia

Saldo positivo nel trimestre anche a Imperia, dove le imprese crescono di 79 unità, frutto di 264 iscrizioni a fronte di 185 cessazioni. Un miglioramento rispetto allo stesso trimestre del 2020 (saldo positivo di 36 imprese).

A fine settembre le imprese attive in provincia di Imperia risultano 22.221, lo 0,7% in più rispetto a dodici mesi prima (+0,3%). Anche qui numeri positivi per l’edilizia: in particolare, le imprese di costruzioni raggiungono la quota di 5.056 imprese (+1,7%) e le attività immobiliari salgono a 1.111 imprese (+3,8%). Cresce anche il numero di imprese attive nel commercio, che superano di una unità quota 5.000, con una espansione dello 0,7% rispetto a un anno prima. Tra i servizi in aumento si segnalano inoltre le attività di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+1,7%).

Sostanzialmente stazionari i servizi di alloggio e di ristorazione (2.251 sedi attive, -0,2%) e l’agricoltura (3.737, -0,3%). Negativa invece l’industria manifatturiera (1.177 imprese, -1,3%), ma anche le attività di trasporto (411 imprese, -2,8%). Giù anche le attività sportive, di intrattenimento e divertimento (-0,6%).

La Spezia

Anche nello spezzino l’imprenditoria chiude il terzo trimestre dell’anno con un saldo, nel complesso, positivo: aprono 221 imprese, ne chiudono 147. In totale sono 17.620 le imprese attive al 30 settembre 2021. Il trend è in crescita dello 0,41%.

Cosa succede nei settori: in lievissimo calo il manifatturiero, che perde 4 imprese su un totale di 1.472 realtà. Giù anche l’agricoltura, silvicoltura e pesca, 1.219 imprese, saldo negativo di 5 imprese.

Mantengono un trend in salita le costruzioni, 3.054 imprese, 45 aperture e 15 chiusure nel trimestre (+0,98%). Quasi inalterato il settore ricettivo, con alloggio e ristorazione che conta 2.458 imprese (19 aperture e 20 chiusure). Perdono terreno invece le attività commerciali: su un totale di 4.498 realtà attive, aprono in 30 e chiudono in 43 (-0,28%).

 

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