Guardia Costiera della Spezia: bilancio di mezza estate dell’attività di vigilanza nell’Area Marina delle Cinque Terre

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Primo bilancio della Guardia Costiera della Spezia impegnata sia nell’operazione Mare Sicuro sia nella vigilanza della navigazione e delle attività commerciali nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre.

 Nel corso dell’operazione Mare Sicuro e nell’ambito della vigilanza e dei controlli nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre sono al momento, tra le violazioni più gravi accertare dall’inizio, sette le comunicazioni di notizia di reato per le violazioni alle norme su accessi e transiti all’interno della zona “A” contestate nei confronti dei conduttori di natanti e imbarcazioni e nella zona “C” contestate nei confronti dei comandanti di navi da diporto.

Sono due invece le violazioni accertate sul divieto di navigazione, ancoraggio e sosta di navi mercantili adibite a trasporto di merci e passeggeri superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda nella fascia di mare che si estende per due miglia marine dal perimetro esterno dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre.

Sono 36 al momento in totale gli illeciti contestati in via amministrativa, più della metà dovuti a inosservanza di disposizioni sulle attività di locazione e noleggio delle unità da diporto, transito in zone di tutela in assenza di segnalamenti e per una parte residuale inosservanza della disciplina della navigazione da diporto e ancoraggio.

Resta sempre alta l’attenzione all’interno dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre con verifiche anche delle velocità e delle attività, con particolare attenzione anche alle attività commerciali di locazione e noleggio, volte a “stanare” le irregolarità.

La Guardia Costiera della Spezia ha colto l’occasione per ricordare che tali ultime attività commerciali, per essere svolte all’interno dell’Area Marina Protetta devono essere preventivamente autorizzate dall’Ente gestore e che gli accessi e la navigazione a motore non rientranti nel novero delle attività consentite costituiscono violazione alla Legge 394/91 e che le pene sono raddoppiate in caso di recidiva.

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