“Il comune denominatore della sicurezza è la partecipazione di tutte le figure coinvolte nella gestione delle attività quotidiane”

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Livorno-Massa Carrara – “Grandi imprese e PMI: sinergia fondamentale per il miglioramento continuo degli standard di sicurezza” è il titolo della conferenza di Confindustria Livorno Massa Carrara e Confindustria Firenze nella Giornata Mondiale per sicurezza sul lavoro.

L’evento ha dato seguito al Patto per la Sicurezza, già sottoscritto con le aziende del Parco Industriale di Rosignano nell’ambito delle iniziative promosse da Nicolas Dugenetay (nella foto), presidente della sezione Chimici e Petroliferi di Confindustria LI MS, direttore dello stabilimento di Rosignano e amministratore delegato di Solvay Chimica Italia.

ENI Raffineria Livorno ha presentato le sue iniziative tra cui il coinvolgimento come strumento fondamentale di miglioramento, tema sviluppato da Iacopo Rainaldi, responsabile Sicurezza e Ambiente  nell’ambito di un corpo aziendale composto da 420 persone interne e 800-900 unità conto terzi.

I fattori base sono che l’80% degli infortuni sono legati al fattore umano e a cause di tipo comportamentale, tra le cause infortunistiche: i casi del mancato riconoscimento del pericolo, la sottovalutazione del rischio, la mancata segnalazione di condizioni di pericolo, per cui vanno previste attività più strutturate entrambe rivolte a tutto il personale. Per cui tra le maggiori attività in ambito di Sicurezza del Lavoro è stato evidenziato il progetto THEME sull’analisi comportamentale e le campagne di comunicazione e il programma 5xnoi, ovvero cinque minuti di per parlare di sicurezza all’inizio di ogni turno di lavoro”.

Barbara Mazzoni responsabile Sicurezza e Salute Liberty Steel Magona (ottavo gruppo siderurgico con stabilimenti in tutto il mondo, otto stabilimenti in Europa, 20 milioni di tonnellate di acciaio prodotto) ha illustrato il nuovo approccio aziendale alla sicurezza comportamentale:: “Un punto da cui partire e il cui obiettivo è sempre lo stesso, Zero eventi, con l’utilizzo della curva di Bradley come strumento per misurare la maturità della cultura aziendale nel percorso della sicurezza e ridurre nel tempo il tasso di incidenti.

Per Massimiliano Turci “non c’è nessun conflitto fra sicurezza ed efficienza, anzi maggior sicurezza è sinonimo di maggior qualità ed efficienza. Siamo convinti che non si possa assicurare dignità al lavoro se non in condizioni di sicurezza: la continuità produttiva passa necessariamente attraverso un percorso di qualità che assegna alla sicurezza una valenza centrale. Ogni lavoratore deve tornare a casa ogni giorno esattamente nelle condizioni in cui è arrivato”.

“Il comune denominatore  ha sostenuto Nicolas Dugenetay – è rappresentato dalla partecipazione di tutte le figure coinvolte nella gestione delle attività quotidiane. Ed è anche quello di crescere tutti insieme, attraverso la condivisione dei vari progetti sviluppati da ciascuna azienda, per favorire un clima che renda ogni lavoratore parte integrante del processo di miglioramento della cultura della sicurezza. Per questo investiamo in nuovi programmi formativi, che mirano ad incidere sui comportamenti che hanno rilevanza ai fini della sicurezza, per raggiungere un obiettivo comune, che è quello degli ’zero eventi’, per anticipare ogni situazione di potenziale rischio”.

anno illustrato le loro iniziative in materia di sicurezza le  aziende associate Baker Hughes, Deoleo Carapelli Firenze, ENI Raffineria di Livorno, Liberty Steel Magona, Metalpluss – VRM e il Parco Industriale di Rosignano con Solvay Chimica Italia e Ineos Manufacturing Italia.

“La sinergia tra grandi e piccole e medie imprese, che è al centro dell’iniziativa di oggi, permette la condivisione di un cammino virtuoso nel rafforzare la cultura della sicurezza e promuovere politiche di prevenzione e tutela della salute” – ha aggiunto il presidente neoeletto del Comitato Piccola Industria.

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