Tempo di lettura: 2 minutiAbu Dhabi – L’Amerigo Vespucci che dopo due giorni di navigazione da Doha era attraccato al porto della città degli Emirati ha vissuto qui le intense giornate del prima e del dopo Natale. Con questa tappa il Vespucci ha superato le 42 mila miglia marine, pari a due volte la lunghezza dell’equatore. E ora attende di salpare di nuovo il mare, domenica 5 gennaio, con la prua puntata questa volta su Gedda. Abu Dhabi non è stata solo la 31° tappa del tour mondiale iniziato nel luglio 2023 dell’Amerigo Vespucci accolto dalle autorità locali e dall’ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, Lorenzo Fanara, ma è stata una tappa speciale, dedicata agli affetti, quelli di chi tornerà in Italia e quelli di chi è venuto qui a passare il Natale insieme all’equipaggio e dove è stato allestita la settima edizione del Villaggio Italia, l’expo itinerante che accompagna il Vespucci nel suo tour mondiale. L’inaugurazione è avvenuta il 27 dicembre allo Zayed Port di Abu Dhabi e ha proposto un ricco calendario di eventi, tra talk, conferenze e masterclass, oltre ad aver ospitato la mostra dedicata al Made in Italy e lo spazio dedicato alle eccellenze italiane dell’agroalimentare. E’ stato il Ministro della Difesa Guido Crosetto a inaugurare il 7° Villaggio Italia insieme all’“Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale” delle eccellenze italiane. Alla cerimonia inaugurale, condotta da Serena Autieri, era presente, tra gli altri, anche Sua Eccellenza Salem Al Jabri, Assistant Minister per gli Affari Militari e di Sicurezza in rappresentanza del Ministro degli Affari Esteri degli Emirati Arabi Uniti. Crosetto nel suo discorso ha fatto un nuovo bilancio della missione del Vespucci sottolineando che: “Molto spesso il mezzo con cui l’Italia porta aiuto sono le Forze Armate, perché non abbiamo paura di essere i primi quando si tratta di fare una gara di solidarietà, così come non abbiamo avuto paura in questi anni di essere i primi nelle missioni internazionali, dove c’era bisogno di uomini e donne che assicurassero la pace. L’abbiamo fatto e lo facciamo anche quando è difficile farlo. Siamo orgogliosi di farlo, e siamo orgogliosi di farlo con gli amici, e gli Emirati lo sono stati in questi anni e lo saranno nei prossimi. Perché la pace non si fa da soli. La pace si fa allargando gli interlocutori che lottano ogni giorno per la pace. La pace si fa mettendo insieme comunità, storie diverse, idee diverse, religioni diverse che sanno affrontare le crisi di un’umanità sempre più complessa. Per questo è doppiamente importante ciò che ha fatto Nave Vespucci. Noi abbiamo portato in giro l’Italia, abbiamo portato in giro la bellezza italiana. Abbiamo legato in 42.000 miglia nautiche mondi diversi, nazioni diverse. L’abbiamo affrontato e ci siamo rivolti allora a tutti nello stesso modo, raccontando cosa siamo, cosa siamo da secoli, quali sono i nostri valori, la nostra cultura, che è una cultura di integrazione, che è una cultura di pace, che è una cultura di rispetto. Noi non siamo una nazione che si è mai rivolta a nessun popolo guardandolo dall’alto in basso. Noi ci rivolgiamo a qualunque persona, in qualunque luogo del mondo, guardando al nostro interlocutore con rispetto, lo stesso che diamo ai nostri amici, lo stesso che diamo alle nostre famiglie, lo stesso che diamo ai nostri connazionali. Questo ci hanno insegnato, questo presidiano le Forze Armate, oltre alla libertà, oltre alla difesa del nostro Paese, e questo ha trasmesso nave Vespucci attraverso il suo equipaggio, le sue donne e i suoi uomini, in questi quasi due anni di navigazione”.