Genova – L’invasione dell’Ucraina e la sanzioni sulla Russia preoccupano nautica come è stato evidenziato al Palazzo della Borsa al “Road to Expo Dubai – Nautica, la grande bellezza della Liguria”. E il perché è presto detto.
La Russia rappresenta infatti il secondo mercato per la nautica, dopo gli Stati Uniti. L’opinione comune degli imprenditori è che sia ancora presto per capire quali possano essere le conseguenze economiche appunto su un settore trainante come appunto la nautica. Si pensa che la crisi potrebbe avere un impatto soprattutto sui produttori di barche di grandi dimensioni, tra le più richieste dai clienti russi. Realtà, si è osservato, imprenditoriali meno presenti sul territorio ligure.
Ma per Barbara Amerio di Amer Yacht “è presto per fare delle valutazioni, ma potrebbero esserci impatti anche sugli equipaggi e sul refitting”.
Al momento per la nautica italiana è un momento più che positivo: secondo i dati di Confindustria Nautica nel 2021 sono stati raggiunti i 6 miliardi di fatturato, di cui 2,99 miliardi di export, ma Giovanna Vitelli, vicepresidente di Azimut Benetti Group, invita alla cautela: “Ogni volta che si vivono grandi boom bisogna comunque stare cauti, non è sempre detto che la crescita prosegua, credo comunque che almeno per un anno o due questo trend possa proseguire, grazie al fatto che i portafogli sono lunghi: abbiamo siglato vendite che ci garantiscono stabilità e ci permettono di pianificare ulteriormente”.
Alla tavola rotonda “Liguria, la nautica come eccellenza” hanno partecipato Barbara Amerio (Amer Yachts, amministratore delegato Gruppo Permare), Michele Deprati (amministratore delegato Baglietto), Giovanna Vitelli (vice presidente Azimut Benetti Group), Vincenzo Poerio (amministratore delegato Tankoa Yachts) e Ferruccio Rossi (direttore generale San Lorenzo), Riccardo Pompili (amministratore delegato Gruppo De Wave) e Alberto Amico (presidente Amico &Co).