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La Pontremolese sarà il completamento del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo

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Reti Ten-T, Corridoio Scan-Med … ma che cosa vogliono dire queste sigle europee? Facciamo insieme ai “non addetti”, e forse anche a qualcuno di loro ,un  piccolo ripasso, opportuno e utile.

La nota di Confindustria La Spezia di ieri richiama all’unità delle azioni di enti e territori, per sostenere, fino al risultato finale, il progetto del raddoppio della ferrovia Pontremolese. Vista, precisa poi, come tratta a completamento del Corridoio Scan-Med. Quello che, sottolinea, “conduce direttamente verso l’Austria e il mercato mitteleuropeo, funzionale al suo reinserimento “all’interno delle Reti Ten-T entro il 2023”.

Il richiamo viene dunque e opportunamente a indicare il quadro di riferimento che, nell’immediatezza della cronaca, non sempre viene citato nelle notizie sulla Pontremolese.

 

Ebbene, pensiamo che questa puntualizzazione sia non solo opportuna ma anche utile, a tal punto che ci corre l’obbligo, di fronte alla eterogenea platea degli interessati per ruoli e funzioni, ma soprattutto di fronte alle comunità e ai territori, di spiegare o di rispiegare a tutti, sia pure brevemente, che cosa si intende per Scan-Med e per Reti Ten-T, cioè qual è il significato di queste due sigle.

Iniziamo dalla prima per poi inserirla nel quadro di insieme della quale è parte integrante e che ci riguarda, come si vedrà, da vicino.

Con Scan-Med si identifica il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, uno degli assi prioritari del sistema di reti transeuropee dei trasporti (in sigla TEN-T), un il collegamento che si svilupperà su 4.800 chilometri per attraversare, in direzione nord-sud, sette nazioni europee che sono in ordine Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Germania, Italia e MaltaLungo il suo percorso toccherà  Helsinki,  Turku,  Naantali, Stoccolma, ÖrebroMalmöCopenhagenLubeccaAmburgoHannoverLipsiaErfurtWurzburgNorimbergaRatisbonaMonaco di BavieraInnsbruck, Trento, VeronaBolognaAnconaLa SpeziaLivornoFirenzeRomaNapoliFoggiaBariTaranto, Catanzaro, Messina, Catania, Palermo e La Valletta.

Le reti TEN-T, nelle quali come vedremo, rientra la Scandinavo-Mediterraneo, sono invece l’insieme di infrastrutture lineari (ferroviarie, stradali e fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti e aeroporti) considerate rilevanti a livello comunitario con la Core Network (rete di trasporto) costituita dai nodi urbani a maggiore densità abitativa, dai nodi intermodali di maggiore rilevanza e dalle relative connessioni.

“Oggi la priorità a livello europeo – si legge nel sito del Ministero della Infrastrutture – è quella di assicurare la continuità dei Corridoi, realizzando i collegamenti mancanti, assicurando collegamenti tra le differenti modalità di trasporto ed eliminando i colli di bottiglia esistenti”.

Dei nove Corridoi TEN-T quattro interessano l’Italia trasversalmente o longitudinalmente:

1 – il Corridoio Mediterraneo che attraversa il Nord Italia da Ovest ad Est, congiungendo Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna e Ravenna;

2 – il Corridoio Reno Alpi che passa per i valichi di Domodossola e Chiasso e giunge al porto di Genova;

3 – il Corridoio Baltico Adriatico che collega l’Austria e la Slovenia ai porti del Nord Adriatico di Trieste, Venezia e Ravenna, passando per Udine, Padova e Bologna;

4 – il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo parte dal valico del Brennero e collega come si è visto, nella parte italiana, Trento, Verona, Bologna, Ancona, La Spezia, Livorno, Firenze, e Roma con i principali centri urbani del sud come Napoli, Foggia, Bari, Taranto, Catanzaro, Messina Catania e Palermo. Un tracciato che ha fatto rilanciare dal ministro Mara Carfagna, ministro per il Sud e la coesione territoriale, al convegno di Federspedi a Napoli, l’idea del Ponte sullo Stretto.

Ultima implicita annotazione: il completamento della rete Core per il 2030 richiede all’Italia – dice ancora il Ministero – uno sforzo importante, soprattutto per quanto riguarda l’efficientamento dei collegamenti ferroviari e stradali e il completamento dei collegamenti di “ultimo miglio” a porti e aeroporti della rete Core.

 

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