L’audizione di Bruno Pisano, Presidente dei Centri di Assistenza Doganale, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (1)

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Roma – Bruno Pisano, Presidente di Asso.cad, Associazione Nazionale Centri di Assistenza Doganale, è intervenuto all’audizione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sui problemi e sulle criticità del settore.

L’audizione si è tenuta  nell’ambito delle preparazioni tecniche preliminari   alla realizzazione del Piano del mare e rientra quindi tra quelle richieste alle Associazioni di Categoria da parte del CIPOM (Comitato Interministeriale per le Politiche del Mare).

I lavori sono stati aperti e presentati direttamente dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Onorevole Nello Musumeci, che ha illustrato ai rappresentanti delle venti Associazioni convocate l’importanza del progetto.

Il CIPOM è stato infatti incaricato della stesura e dell’approvazione del primo “Piano del Mare” che definirà gli indirizzi strategici delle politiche del mare, sulla base delle priorità evidenziate dai diversi portatori di interesse nel corso di specifiche Audizioni tematiche alla presenza di Esperti.

“Nel corso della audizione ci è stato chiesto – ha riferito Bruno Pisano – di evidenziare la criticità che rileviamo nella gestione delle nostre attività e, nello specifico, cosa abbia sinora impedito di affrontarle con successo e perché”.

L’intervento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato successivamente inviato a tutti gli associati. Crediamo più che opportuno porlo all’attenzione di tutti gli operatori, pubblici e privati, perché nel documento sono evidenziati in ordine i risultati raggiunti, la situazione attuale, le prospettive generali della portualità e della logistica, la situazione dell’Italia, il suo rapporto con l’Europa e, soprattutto, gli interventi urgenti e indifferibili richiesti per mantenere una competitività che, alla luce delle nuove normative Ue, è ad alto rischio per il sistema italiano che continua a risentire dei ritardi di ammodernamento a cominciare da un apparato pubblico che non solo è avvitato da logiche superate ma che rappresenta un serio ostacolo allo sviluppo del nostro Paese.

(1 – continua) 

 

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