L’Italia e i due presidenti: che ruoli hanno e come vengono eletti i presidenti della Repubblica e del Consiglio

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Roma – Per definizione l’Italia è una repubblica parlamentare in cui deputati e senatori rappresentano i cittadini; questi ultimi esercitano la sovranità secondo l’Articolo 1 della Costituzione. Nel nostro Paese esistono due figure chiave che rivestono un ruolo istituzionale fondamentale ovvero il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio dei ministri, con compiti ed elezione che spesso vengono confusi.

Non di rado si assiste a conversazioni in cui i meno informati affermano che ogni volta che nasce un nuovo Governo, questo viene presieduto dall’ennesimo presidente non eletto: da un certo punto di vista la si può considerare un’affermazione valida dato che quando si va alle elezioni non si vota per eleggere il Presidente del Consiglio bensì i parlamentari. Il ruolo di eleggere il capo del Governo è del Presidente della Repubblica.

Chi elegge il Presidente della Repubblica italiana?

Ha un mandato di sette anni e viene eletto dai membri del Parlamento (Camera e Senato in seduta comune) e dai rappresentanti delle Regioni in seduta comune. La costituzione non vieta la rielezione dello stesso Presidente ma non è una pratica comune; l’ultimo caso di questo genere appartiene proprio all’attuale Capo di Stato Sergio Mattarella che, nel gennaio del 2022, ha ricevuto il suo secondo mandato.

Come viene eletto il Presidente della Repubblica italiana?

La votazione avviene a scrutinio segreto ed è necessario aver ottenuto i due terzi dei voti nel corso della prima, seconda o terza votazione. Dalla quarta in poi sarà necessaria solamente la maggioranza assoluta, ovvero la metà dei voti più uno.

Quali compiti ha il Presidente della Repubblica italiana?

La sua è una funzione principalmente simbolica, ovvero rappresenta lo Stato italiano. È anche il capo delle forze armate e della magistratura, ha anche la possibilità di concedere la grazia ai condannati e, grazie all’articolo 87 della Costituzione, è incaricato di ratificare i trattati internazionali. Al termine della legislatura, naturale o anticipata, è suo compito indire nuove elezioni politiche procedendo allo scioglimento delle camere. È competenza del Presidente della Repubblica la firma delle leggi presentategli dal Parlamento anche se non ha la possibilità di approvarle o meno; può anche rifiutarsi e rimandarla indietro con le dovute precisazioni ma solamente una volta.

Chi elegge il Presidente del Consiglio dei ministri?

Spetta al capo dello Stato affidare l’incarico a qualcuno di formare un nuovo governo dopo la convocazione dei gruppi parlamentari e le cosiddette consultazioni. Una volta ascoltate le preferenze dei vari gruppi assegna l’incarico a colui/colei che potrebbe ricevere la maggioranza parlamentare.

Come viene eletto il Presidente del Consiglio dei ministri?

Per diventare ufficialmente capo del governo è necessario ottenere la fiducia da entrambi i rami del Parlamento; per questo il Presidente della Repubblica affida l’incarico a chi potrebbe ricevere la maggioranza dei voti parlamentari.

Quali compiti ha il Presidente del Consiglio dei ministri?

Il Presidente del Consiglio presiede il Consiglio dei ministri, i quali hanno una specifica responsabilità di una determinata area di Governo come per esempio Giustizia, Sanità, Esteri, Economia e molte altre. Intrattiene rapporti gli altri organi dello Stato, con i rappresentanti delle autonomie, in particolare Comuni e Regioni, con le istituzioni europee e con i capi di Stato degli altri Paesi. Detta soprattutto la linea politica del Paese sia in termini interni che esteri anche se non ha piena libertà d’azione dato che la sua figura resta “in piedi” finché ha la fiducia del Parlamento

 

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