Questa volta iniziamo il viaggio dalla Norvegia dove è stata battezzata la prima nave elettrica al mondo, che, per restare in tema di innovazione spinta ci ha portato poi a Londra per la partenza di un’altra nave autonoma, la Mayflower, partita per il suo secondo tentativo di attraversare il Nord Atlantico. A Barcellona si è completato il quadro intanto della gestione dei sette terminal passeggeri, limite massimo convenuto tra municipalità e porto. Chiudiamo con Shanghai, porto sul quale si sono concentrate le attenzioni per il blocco ancora in atto dello scalo più grande del mondo.
di Enzo Millepiedi
Battezzata da due madrine di 12 anni Yara Birkeland la prima nave portacontainer elettrica autonoma al mondo
Oslo – Cinquecento studenti e il principe ereditario di Norvegia, Haakon Magnus, hanno presenziato al battesimo di Yara Birkeland, la prima nave portacontainer elettrica autonoma al mondo. La cerimonia è avvenuta nello stabilimento di Yara Porsgrunn. La nave è stata battezzata da due giovani madrine, entrambe di 12 anni. La Yara Birkeland trasporterà fertilizzante attraverso il fiordo dallo stabilimento di Porsgrunn di Yara al Porto di Brevik, eliminando così le emissioni di carbonio prodotte da 40.000 camion alimentati a diesel carichi all’anno. “Ci vuole coraggio – ha detto il principe Haakon Magnus – per creare qualcosa di nuovo. Richiede investimento, pazienza e capacità di non arrendersi al primo tentativo. L’innovazione richiede tentativi ed errori, e ancora tentativi ed errori, finché non si ha successo. Quelli di voi che hanno lavorato in Yara per molti anni sono stati coinvolti in questo ‘circuito’ diverse volte nel corso della storia dell’azienda”.
Intelligenza artificiale: tentativo bis della nave autonoma Mayflower di attraversare il Nord Atlantico
Londra – New York – E’ partita la nave autonoma Mayflower per il suo secondo tentativo di attraversare il Nord Atlantico, dal Regno Unito agli Stati Uniti, utilizzando sistemi di intelligenza artificiale per navigare per oltre 3.000 miglia nautiche. Se avrà successo, la MAS400diventerà la più grande imbarcazione autonoma ad avere attraversato l’Atlantico. Lunga 15 metri e cinque tonnellate di peso, l’imbarcazione è stata sviluppata con un costo di oltre 1 milione di dollari in una partnership di ricerca che ha coinvolto l’Università di Plymouth, IBM, gli specialisti di navi autonome MSubse l’organizzazione benefica Promare, che promuove la ricerca marina. L’obiettivo del progetto è raccogliere dati di ricerca oceanica durante la traversata e dimostrare le capacità emergenti dell’IA nello shipping. MAS400 è dotata di sei telecamere alimentate dall’intelligenza artificiale che forniscono immagini ai computer individuando navi e altri potenziali. E dispone anche di 30 sensori e 15 dispositivi di bordo. Fornisce i dati del viaggio al team a terra tramite connessioni satellitari che consentono anche al pubblico di monitorare i progressi attraverso una dashboard online.
Il Porto di Barcellona rispetta il limite concordato con il Comune di sette terminal passeggeri
Barcellona – Il presidente del Porto di Barcellona, Damià Calvet, ha riferito che la compagnia americana Royal Caribbean ha presentato una richiesta formale per gestire l’ultimo terminal che resta da aggiudicare, e che sarà il numero 7. Calvet ha sottolineato che è “un nuovo importante investimento estero in Catalogna” si è compiaciuto del fatto che “si stia rispettando” l’accordo raggiunto con il Comune di Barcellona per rimodellare l’attività crocieristica nella città. Il Comune di Barcellona e il Porto di Barcellona avevano concordato infatti nel 2018 di limitare a sette i terminal dedicati alle navi da crociera. L’obiettivo era di concentrare l’attività delle navi passeggeri in sette terminal a Moll Adossat: tre di Port management, due di Carnival, uno recentemente aggiudicato a MSC (la cui apertura è prevista nel 2024) e infine quello di Royal Caribbean. “Stiamo rendendo più sostenibile la mobilità generata attorno alle navi da crociera, aprendo il porto ai cittadini. Il porto assomiglierà sempre più a una città e sono sicuro che piacerà di più”, ha spiegato il presidente Calvet, sottolineando la forza dell’attività crocieristica, che genera 9.000 posti di lavoro e un fatturato annuo di oltre un miliardo dollari.
Collo di bottiglia: qualcosa si muove nel Porto di Shanghai nelle operazioni a rilento per Covid
Shanghai – Cresce l’attenzione sul Porto di Shanghai bloccato da oltre un mese a causa del Covid. Per la verità non è che il blocco delle attività sia totale ma le misure di sicurezza imposte da Pechino lasciano strettissimi spazi di manovra alle operazioni di carico e scarico nel più importante scalo cinese e primo porto al mondo. Nel quale e davanti al quale sono ormai 500 le navi in attesa di caricare o di sbarcare le merci.