Nuovo sciopero degli addetti Salt: questa volta interessa il casello di Brugnato

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BRUGNATO – Sciopero degli addetti Salt al casello di Brugnato sabato 25 novembre e domenica 26 novembre dalle 10 alle 18.

A comunicarlo sono state le Rappresentanze Sindacali (Rsa) Salt di Fil Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Sla Cisal.

In una nota partono da quanto accaduto quando sul tratto autostradale si è venuta a creare una lunghissima coda dalle 15 alle 20: “E’ stato favorito dalla decisione del Gruppo Gavio di mettere in atto il primo passo del suo progetto di ulteriori interventi di automazione spinta della riscossione del pedaggio su 10 caselli dell’autostrada Salt. Il progetto prevede per il casello della Spezia la soppressione di ulteriori due casse manuali sostituite da due piste telepass (ciò porterà a 5 i telepass in uscita), assolutamente ridondanti”.
“È risaputo che in particolare nei momenti di traffico intenso una pista manuale ha un assorbimento di traffico assai maggiore di una cassa automatica; ciò vuol dire che per un casello come La Spezia, con impossibilità di allargamento strutturale, è irrazionale l’inserimento di ulteriori due telepass puri in sostituzione di due piste manuali – si legge ancora nella nota dei sindacati -. Naturalmente al Gruppo Gavio poco importa dei disagi creati all’utenza, costretta a fare ore di coda ed anche a pagare il pedaggio; quello che conta è arrivare alla soppressione di 45 posti di lavoro e accrescere ad ogni costo i propri profitti.
Il CdA di ASTM nella riunione del 26-04-2023 ha deliberato la spartizione tra i soci di circa 30 milioni di euro di utili e l’AD del Gruppo ha comunicato che i ricavi Astm, nel 2022 superano 3,3 miliardi, per molti dei quali l’intenzione è investirli nel mercato statunitense attraverso Astm North America. Considerando che nel fatturato del Gruppo la parte del leone è quella degli incassi da pedaggi autostradali, possiamo dire che buona parte delle risorse ottenute sui monopoli naturali delle autostrade italiane andranno ad essere investite altrove, creando là posti di lavoro e ricchezza… non in Italia”.
“L’azienda si è mossa in violazione degli accordi aziendali che prevedono la condivisione con il sindacato degli ulteriori incrementi di automazione dei caselli, rifiutando le reiterate richieste d’incontro delle Organizzazioni sindacali per trovare un accordo – proseguono-. Per tale atteggiamento di chiusura sarà presentato un ricorso per attività antisindacale ai sensi dell’art. 28 della legge 300/70. D’altra parte, continueranno le azioni di sciopero iniziate ad agosto 2022, protrattesi fino ad oggi con la proclamazione sotto riportata. Tale sforzo prolungato per sostenere gli scioperi è stato possibile grazie al Fondo di Solidarietà lavoratori Salt”.
I sindacati rilanciano: “Per coloro che intendessero sostenere questa lotta dei lavoratori contro la volontà di una multinazionale di “schiacciare” ogni resistenza all’allargarsi dei propri profitti a discapito dell’occupazione e dei servizi all’utenza, il cc del Fondo è il seguente: Fondo di Solidarietà Salt IBAN: IT55Y0872649840000000837484 Banca credito cooperativo Sarzana”.

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