LA SPEZIA – Per capire il senso dell’intervento di Antonio Carro a Cislinsieme quando ha parlato, nell’ambito dell’economia spezzina, del “business delle crociere” bastava vedere la complessa organizzazione di oggi al terminal cruise del Porto della Spezia.
Terminal che gestito la movimentazione di un qualcosa come 12mila tra crocieristi e membri di due equipaggi.
Movimento che ha coinvolto ogni componente addetta all’accoglienza e al controllo, alla vendita dei biglietti, al trasporto Shuttle, ai trasporti per terra e per mare verso la città, Lerici, Portovenere, Sarzana, Carrara e le canoniche città d’arte (Pisa, Lucca e Firenze), oltreché le iconiche Cinque Terre.
Ad attraccare al Molo Garibaldi sono state la Msc Seaview e la Celebrity Edge con passeggeri delle più svariate nazionalità mondiali. Che, come si sa scelgono in quote sempre più consistenti fino ad essere maggioritarie le località del nostro territorio. Come è accaduto anche oggi verificati i flussi delle destinazioni scelte.
Si osservava peraltro che 12mila ospiti in una giornata sono arrivati nella stagione ancora non nel pieno delle sue potenzialità e quindi a sostegno di un turismo che sempre più si vuole estendere a tutto l’arco dell’anno, senza contare da una parte la potenzialità di spesa contingente e dall’altra la potente promozione del passa parola che a cascata torna nei racconti di location che sono piaciute, compresi i ritorni in sempre maggior percentuale (come rilevato da una recente indagine di Confartigianato) degli stessi crocieristi di un giorno a turisti per un soggiorno più lungo.