Pietro Senaldi, condirettore di Libero, ha ricevuto il Premio giornalistico Cinque Terre

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MONTEROSSO – E’ stato consegnato a Pietro Senaldi, all’agriturismo Buranco, il Premio giornalistico Cinque Terre 2024.

Il condirettore di Libero – opinionista in vari programmi televisivi in onda su Rai, Mediaset, La7 e Sky – ha partecipato a Monterosso all’incontro/dibattito, al termine del quale ha ricevuto l’autorevole riconoscimento e anche le bottiglie del pregiato Sciacchetrà, prodotto proprio dall’azienda agricola locale.

Sul palco con lui, Francesco Del Vigo, vicedirettore del Giornale, il caposervizio della redazione spezzina del Secolo XIX Paolo Ardito e il giornalista de La Nazione Marco Magi. Dopo i saluti del sindaco di Monterosso Francesco Sassarini e di Luigi Grillo, padrone di casa a Buranco, spazio al dialogo fra giornalisti che hanno trattato – davanti ad un folto e attento pubblico, all’interno dell’anfiteatro fra limoni, viti e olivi – temi di attualità a livello nazionale e locale, soffermandosi pure sulla specificità della professione.

Ricordiamo che la giuria del Premio giornalistico Cinque Terre – manifestazione ideata e promossa dall’Associazione Amici delle Cinque Terre con presidente Luigi Grillo – è presieduta, da questa quattordicesima edizione, da Francesco Del Vigo, ed è composta anche dal direttore responsabile di Qn, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno e Il Telegrafo Agnese Pini, dall’editore di Primocanale Maurizio Rossi, dal caposervizio della redazione spezzina del Secolo XIX Paolo Ardito, oltre che dall’editorialista del Corriere della Sera Antonio Polito.

“Sono stato in questa splendida regione per tre mesi – ha rivelato Senaldi – a seguire il caso Toti. Questo riconoscimento lo ritengo un premio al mio lavoro, un impegno che è stato apprezzato e ha adesso un valore giornalistico ‘certificato’. Conosco bene la Liguria, dove sono stato accolto benissimo. Grandi professionisti e persone gentili, i colleghi che mi hanno aiutato e si sono messi a disposizione per la mia inchiesta. La Liguria è poi una regione importantissima sotto tanti punti di vista. Intanto perché è lo specchio del “campo largo” legato alla sinistra: se non dovesse funzionare nemmeno in Liguria, la terra di Beppe Grillo, perché mai dovrebbe farlo a livello nazionale?”.

“Un premio prestigioso che abbiamo voluto consegnare ad un giornalista significativo come Pietro Senaldi – ha affermato Del Vigo – che si è battuto molto su diversi campi, anche per la Regione Liguria in quest’ultimo anno. Le sue posizioni sono state importanti a livello nazionale e a livello locale”.

“Dedicare da quest’anno il Premio giornalistico Cinque Terre – ha dichiarato Luigi Grillo con emozione – allo scomparso Gianni Del Santo, giornalista spezzino del Tirreno e per 30 anni corrispondente dalla Spezia di Tuttosport, ha per me un significato speciale: fu lui, quando avevo 18 anni, a spronarmi ad iscrivermi alla Democrazia Cristiana, dando così il via alla mia carriera politica. Ringrazio, inoltre, ancora una volta Fondazione Cariplo e Fondazione Carispezia per il contributo e il fondamentale sostegno al Premio giornalistico Cinque Terre”.

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