Porto: il Sistema Spezia ha le capacità di reagire ai cambiamenti geopolitici e del mercato

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LA SPEZIA – All’incontro di verifica delle strategie scelte per sostenere la capacità e l’efficienza del porto sono intervenuti Giorgia Bucchioni Presidente degli Agenti Marittime, Bruno Pisano Presidente dei Doganalisti e Alessandro Laghezza Presidente degli Spedizionieri.

Giorgia Bucchioni si è compiaciuta del fatto nel Porto della Spezia  si è ricostruito in questi ultimi mesi un Sistema virtuoso grazia alla responsabilità di ogni sua componente che ha ricostruito, ciascuna nel suo ruolo, un team che ha saputo superare le criticità e porre le basi per un nuovo ciclo ottenendo i primi risultati ancor più positivi perché all’interno di un quadro a dir poco complicato. Basti pensare che, come ha rilevato il Presidente nazionale degli Agenti marittimi Alessandro Santi,  le aree di crisi sono passate da 14 a 24. E prendendo spunto da Santi, Giorgia Bucchioni ha sostenuto la sollecitazione di lavorare per rendere il Mediterraneo il punto focale non solo dei traffici ma anche del turismo facendo leva sui porti che sono, è l’ora che tutti se ne rendano conto, uno degli assi principali del nostro Paese, nell’ambito dei quali il Sistema Spezia si vuole confermare l’esempio di una portualità virtuosa.

Bruno Pisano l’idea vincente è stata e resta quella di costituire, nel Sistema Spezia, una regia che ancor più necessaria oggi per affrontare anche le navigazioni a vista dei cambiamenti repentini di un mondo nel quale la differenza la fa la capacità di gestire questi cambiamenti per non subirli. Perché, ha detto riferendosi alla crisi del Mar Rosso, non è solo una questione di tempi che si allungano e quindi dei ritardi per la partenza e l’arrivo delle merci ma è soprattutto una questione di capacità e di tempi sì ma di quelli di reazione alle criticità. Capacità che il nostro sistema ha.

Alessandro Laghezza dato atto che Lsct ha dimostrato di avere la disponibilità e la capacità di gestire i rapporti con gli operatori, ha rilevato come il dialogo costante con gli operatori è stata ed è non solo la premessa per elaborare la strategia di sviluppo nel breve e medio termine, per sostenere il programma dell’aumento fino ai due milioni di teus, per prepararsi alla istituzione della zona logistica semplificata per la quale un ruolo centrale potrà essere svolto dal centro di Santo Stefano Magra come sistema di servizi sia per i collegamenti stradali sia per quelli ferroviari che pur al netto della questione Pontremolese. Ci sono insomma tutte le condizioni perché il Sistema Spezia continui ad essere un modello nella portualità  italiana.

(2 -continua)

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