LA SPEZIA – Tutti, o quasi, conoscono “La nascita di Venere”, uno dei quadri più famosi al mondo, dipinto da Sandro Botticelli ma in pochi sanno che alle spalle di Venere c’è, con molta probabilità, il nostro golfo.
Secondo diverse teorie, Simonetta Cattaneo, la musa ispiratrice del Botticelli, era spezzina, più precisamente di Fezzano, città in cui nacque nel 1453. La sua bellezza è conosciuta ai più, considerata una delle donne più belle del Rinascimento, talmente bella da divenire immortale grazie ai due dipinti che ne risaltano i tratti; “La Primavera” e, appunto, “La nascita di Venere”.
Tornando alla domanda iniziale, lo sfondo rappresenta il Golfo dei Poeti?
Se lo è chiesto Roberto Celi, fotografo spezzino fondatore dell’Associazione “Obiettivo-Spezia”, che ha documentato questa ipotesi sovrapponendo foto attuali della città con le mappe cartografiche dell’epoca. Se aggiungiamo anche che il nostro golfo era anticamente chiamato “Gulfus Veneris” (golfo di Venere), come si sul dire, tre indizi fanno una prova. Secondo queste ricostruzioni è facilmente distinguibile anche il Varignano, che oggi ospita la sede del Raggruppamento Sub e Incursori e l’antica Villa Romana.
Essendo solo teoria c’è anche chi dà una sua visione totalmente diversa, come il caso di Giacomo Montanari, storico dell’ Arte e divulgatore, che propone una sua versione completamente opposta arrivando ad ironizzare sull’ ipotesi sopracitata ma si tratta, anche nel suo caso, solo di una versione dei fatti di cui probabilmente non avremo mai sicurezza.
Una cosa è certa; gli indizi che spingono a pensare che quello sullo sfondo sia effettivamente il Golfo dei Poeti sono diversi e le molte teorie anche di importanti personaggi legati al mondo della cultura e dell’arte non fanno altro che alimentare le speranze che Botticelli sia rimasto affascinato dalla bellezza dei nostri luoghi, tanto da arrivare a dipingerle.
Insomma, non si avrai mai la certezza ma, al momento, è l’ipotesi più accreditabile.