Stefano Crovara, presidente di Cna Fita della Spezia: “Finalmente si sono accesi i riflettori sull’autotrasporto e le sue criticità”.

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LA SPEZIA – “Finalmente si sono accesi i riflettori sull’autotrasporto e le sue criticità, – spiega Stefano Crovara, presidente Cna Fita La Spezia, – un’attenzione dovuta ad un settore che, anche durante i momenti peggiori della pandemia non si è mai fermato assicurando approvvigionamenti e dispositivi sanitari, e che alla Spezia è una delle attività principali nella filiera portuale”.

E spiega il perché di questo suo intervento: “Accogliamo positivamente l’interesse dimostrato sia dalle due commissioni consigliari del Comune della Spezia, la seconda e la terza, presiedute dai consiglieri Patrizia Saccone e Fabio Cenerini, sia dall’onorevole Raffaella Paita, quale presidente della Commissione Trasporti della Camera, che dal consigliere Regionale Davide Natale. I temi prioritari per il settore sono diversi: da una parte la mancanza di personale, dall’altra i costi elevati sia per chi volesse prendere le patenti necessarie, sia per le imprese che assumono i neopatentati”.

“Nel decreto Infrastrutture vi è la previsione di un contributo per agevolare l’incremento di autisti, – prosegue Stefano Crovara, – una misura sicuramente importante, non foss’altro perché è la prima volta che viene prevista, ma che riteniamo potrebbe nella sua attuazione rivelarsi inadeguata in ragione della particolarità del settore. Accogliamo positivamente l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale Ligure, ma è evidente che anche questo debba tradursi in un atto normativo per diventare un fatto concreto. Resta il problema del limite di età e dell’avere riservato il contributo solo a certe categorie.  Ciò potrebbe essere risolto con la norma regionale, ma vi sono anche altre criticità che vanno invece affrontate dal Governo centrale perché attengono alla contrattazione del lavoro e/o a sgravi da destinare alle imprese”.

E conclude: “Il decreto prevede che la persona che ha acquisito la patente debba essere assunta come conducente qualificato entro tre mesi, ma il periodo di tempo ipotizzato non è sufficiente ad acquisire una reale conoscenza del mezzo e delle sue manovre su strada. E’, infatti, necessario un periodo di affiancamento di prova più lungo prima del poter affidare completamente il mezzo al nuovo conducente in sicurezza. Sarebbe da valutare l’ipotesi di istituire un voucher, o una decontribuzione sulla nuova assunzione, da destinare alle imprese che assumeranno i neopatentati, in modo da consentire l’ammortizzazione delle spese di affiancamento indispensabili nel primo, e non certo breve, periodo di affiancamento in cabina. Ricordiamo infatti che le tariffe dei servizi del trasporto sono identiche a quelle di 20 anni fa e tutti invece ha subito rincari notevolissimi, basta pensare al carburante e ai costi delle tratte autostradali”.

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