Storia e leggenda sul castello della Lunigiana infestato dal fantasma della principessa murata viva per amore

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FOSDINOVO – L’Italia non è estranea a storie caratteristiche, spesso con esito drammatico che rendono il luogo della tragedia affascinante agli occhi dei più curiosi e il nostro territorio non è da meno.

Stiamo parlando dell’imponente struttura localizzata nella provincia di Massa-Carrara, più precisamente a Fosdinovo, nel cuore della Lunigiana. Il castello cominciò a prendere forma nel corso della metà del XII secolo, mentre nel 1340 venne poi ceduto alla famiglia Malaspina.

Se da un lato il fascino del castello cattura l’attenzione dei turisti più ignari, la storia (o meglio la leggenda) che si cela dietro potrebbe far rabbrividire i soggetti più sensibili.

Protagonista è Bianca Maria Aloisa Malaspina, giovane figlia del marchese Giacomo Malaspina e Olivia Grimaldi.

La leggenda narra che la nobile si innamorò perdutamente del figlio dello scudiero del castello e che nacque tra i due una relazione clandestina, che naturalmente fu scoperta con conseguenze drammatiche.

Pare che Bianca si rifiutò di prendere i voti e che non rinnegò mai il suo amore. Per questo la punizione fu quella di essere murata viva in un’ala del castello fino alla morte. La stessa tragica sorte fu riservata al suo amore, che però ebbe la “fortuna” di essere immediatamente ucciso.

Una storia che negli anni ha dato vita a diverse leggende e inquietanti avvistamenti. Tra i visitatori del castello non mancano coloro che affermano di aver visto una giovane donna con una veste bianca camminare per le stanze dell’antico maniero e chi chi giura di averla fotografata nel cortile.

Se questo non bastasse a rendere inquietante la questione, nel castello Malaspina c’è una particolare macchia di umidità nella stanza del trono che non accenna a sparire. Se la si osserva con la dovuta attenzione si può notare la somiglianza con la figura di una donna con accanto due animali.

Pare che la giovane marchesa, infatti, fosse stata murata insieme a un cane e a un cinghiale, rispettivamente simboli di fedeltà e di ribellione.

E voi, pensate che tutti gli avvistamenti siano frutto di suggestione o credete che il castello Malaspina possa essere realmente infestato?

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