Porto della Spezia: completata in sicurezza l’accoglienza dei bambini palestinesi feriti

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LA SPEZIA – Schierate sul Molo Garibaldi Est del Porto della Spezia le ambulanze della Croce Rossa hanno atteso che i piccoli pazienti fossero sbarcati per trasferirli negli ospedali di destinazione, scelti a seconda delle patologie.

Una perfetta organizzazione ha consentito che tutta l’operazione di sbarco avvenissero in piena sicurezza finché al termine della mattinata le ambulanze hanno lasciato il porto e si sono dirette a Santo Stefano Magra in colonna. Da qui ognuna ha preso la direzione assegnata verso nord e verso sud gli ospedali italiani: Gaslini di Genova, Meyer di Firenze, Rizzoli di Bologna, Buzzi e Peri di Milano e il Bambino Gesù di Roma.

Si è così conclusa in poco più di quattro ore l’operazione di accoglienza che ha impegnato militari e civili, volontari e operatori portuali  fin dall’arrivo alle 6 di questa mattina di nave Vulcano della Marina Militare Italiana entrata per la prima volta per una unità militare nel porto commerciale.

Oltre al benvenuto dato personalmente dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto  aveva inviato questo messaggio destinato a tutto il personale Interfoze: “Diamo il benvenuto in Italia ai bambini palestinesi e ai loro familiari, arrivati oggi alla Spezia, a bordo di Nave Vulcano della Marina militare. Colgo l’occasione per salutare e ringraziare, a nome della Difesa, il personale medico del Qatar giunto oggi in Italia con Nave Vulcano, che ha collaborato con noi in questi mesi fornendo un prezioso supporto a bordo. L’instancabile lavoro della Difesa a favore di chi ha bisogno però non finisce qui. Nei prossimi giorni, infatti, con un volo speciale dell’Aeronautica militare, verranno trasferiti in Italia altri bambini palestinesi dall’Egitto. Abbiamo inoltre dato disponibilità a costruire un ospedale da campo dell’Esercito per aiutare la popolazione civile che non è certo responsabile della guerra. In questi mesi – ha aggiunto Crosetto rivolgendosi agli oltre 190 militari presenti a bordo – avete fatto uno straordinario lavoro con passione e amore, rappresentando il meglio dell’Italia. Il vostro sacrificio, la lontananza dai vostri cari, è ripagato dal grazie da parte degli italiani e dalla consapevolezza di aver scritto una bella pagina di storia, da protagonisti”.

Ricordiamo che a bordo dell’unità militare che ha ormeggiato al Molo Garibaldi c’erano 62 persone, di cui 14 bambini bisognosi di cure specifiche, ma già stabilizzati grazie al lavoro dei 50 medici di bordo ai quali si sono aggiunti 6 medici qatarioti.

 

 

 

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