AULLA – Dopo oltre 15 anni di causa una coppia di Aulla ha finalmente ottenuto la condanna di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e dell’Impresa appaltatrice Pizzarotti al risarcimento dei danni per lavori di realizzazione della nuova tratta ferroviaria “Pontremolese”.
Questo, in sintesi, l’evolversi della vicenda: i due coniugi negli anni ’80 avevano costruito, con non pochi sacrifici ma con grande orgoglio e soddisfazione, una bella villetta con ampio giardino circostante in una di quelle che all’epoca era una era una delle zone più tranquille ed amene di Aulla (MASSA).
Senonché nei primi anni 2000 la Rete Ferroviaria Italiana aveva deliberato di dar corso ai lavori di raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese. L’esecuzione dell’opera pubblica veniva aggiudicata ad una delle maggiori imprese edili nazionali: la Pizzarotti di Parma.
Per sfortuna dei malcapitati coniugi, il nuovo tracciato dei binari andava a passare proprio nelle adiacenze del loro immobile, con realizzazione addirittura di una galleria nella zona antistante il giardino. Il che ha significato immissioni di rumori, polveri ed odori per tutta la durata dei lavori.
Una volta terminata le opere, marito e moglie si sono ritrovati a dover convivere con il passaggio quotidiano (ad ogni ora del giorno e della notte) dei convogli, con le evidenti ricadute in termini di qualità della vita e, soprattutto, si sono ritrovati proprietari di un immobile che risultava fortemente svalutato in ragione della presenza nelle immediate vicinanze della linea ferroviaria. A ciò si aggiungevano i danni strutturali all’edificio di causati dagli scavi di realizzazione della galleria.
Conseguentemente i due coniugi intraprendevano – nell’ormai lontano 2006 – una causa civile contro l’Ente ferroviario e l’Impresa appaltatrice, volta ad ottenere il ristoro dei danni subiti. Si è trattato di un vero e proprio calvario giudiziario: infatti il Tribunale di Massa, con una prima sentenza del 2010, si dichiarava non competente ritenendo che la competenza a decidere della vertenza fosse del Tribunale Amministrativo Regionale.
La sentenza veniva impugnata dai coniugi avanti la Corte d’Appello di Genova che nel 2016, riformando tale sentenza, riteneva sussistere la giurisdizione del Giudice Ordinario con rimessione della causa al Tribunale massese.
Riassunto il procedimento il Giudice apuano riteneva che, a fini istruttori, fosse necessario incaricare due consulenti (un ingegnere ed un geologo) di stimare i danni patiti dalla coppia.
Dopo una complessa attività di indagine all’esito del giudizio, il Tribunale di Massa ha oggi condannato RFI al risarcimento del danno conseguente alla perdita di valore dell’immobile e l’Impresa appaltatrice al risarcimento dei danni strutturali al fabbricato, per un totale complessivo che – tenuto conto di interessi e rivalutazione monetaria – dovrebbe superare i cento mila euro.
I coniugi sono stati sempre assistiti nel corso dell’estenuante vertenza dallo Studio Legale De Ferrari della Spezia nelle persone degli Avvocati Stefano De Ferrari e Paolo Signani che dopo questa ultradecennale battaglia sono riusciti ad ottenere l’importante risultato.
Nelle foto qui sopra dall’alto al basso gli avvocati Stefano De Ferrari e Paolo Signani