Siamo qui a Luni. l’antica città romana al confine tra Liguria e Toscana

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Lunigiana – Se siete giunti alla Spezia e avete già visitato Portovenere, i sentieri delle Cinque Terre, il Castello infestato di Fosdinovo e la città di Sarzana allora probabilmente la vostra prossima metà sarà Luni.

L’area archeologica sorge in corrispondenza della colonia romana di Luna, fondata in passato sul mare con annesso un piccolo porto ad oggi sepolto. La ragione della stabilizzazione romana in questo punto era legata a doppio filo sia a ragioni politico-militari ma soprattutto alle ricche cave di marmo che la zona offre. Il suo nome deriva dalla dea della luna, appunta Luna. Oggi l’antica città è protetta e gestita da “Area Archeologica e Sistema Museale dell’antica città di Luni”.

Ma come ci si arriva per poterla visitare? Se siete giunti alla Spezia sbarcando da una nave da crociera, i modi sono solamente due: o in macchina o tramite autobus.

Per quanto riguarda il primo metodo dovrete percorrere l’autostrada A12, uscire a Sarzana e seguire le indicazioni per Marinella di Sarzana (SS1 Aurelia), proseguendo in direzione Luni mare. Una volta arrivati al segnale che indica Luni, girate a destra per via Braccioli, trovando sulla vostra sinistra l’area archeologica; se optate per il bus dovrete prendere la linea 17 che collega Sarzana con Carrara.

La vostra visita guidata comincerà al Grande Tempio, dedicato ovviamente alla dea Luna. Nell’antichità l’intera area era ricoperta dal bianco marmo di Carrara, con imponenti portici piazze e colonnati: attualmente si possono osservare solo una piccola parte di essi. La visita proseguirà nella parte residenziale di Luni in cui un tempo sorgevano abitazioni private, laboratori e ricche ville.

Si prosegue con la Domus degli Affreschi che viene scavata solo in piccola parte. Le pareti, come suggerisce il nome, erano strapiene di affreschi affascinanti e marciapiedi in marmo colorato. Non mancano anche tre bellissimi giardini.

A pochi metri dalla Domus degli Affreschi si trova Cardo Maximus, un canale in cui veniva raccolta l’acqua piovana per poi essere rilasciata in mare.

La visita guidata avrà anche l’onere di farvi ammirare la Domus dei mosaici, ancora visibili nella loro interezza in cui sono raffigurati animali marini e Nettuno.

Proseguendo la visita giungerete all’anfiteatro, eretto su tre piani e in grado di contenere l’incredibile numero di settemila spettatori, giunti li a godersi i caratteristici giochi dei gladiatori. La cosa curiosa è che durante i secoli, gli abitanti delle zone circostanti utilizzavano il marmo di cui era composto l’anfiteatro, e non solo, per costruirsi la loro casa. Questo ha comportato la mancanza di alcune parti nelle infrastrutture della zona.

Non mancherà, successivamente, il piccolo museo dove si potranno ammirare oggetti e sculture rinvenuti nelle zone circostanti. Come cita il sito ufficiale “il museo archeologico nazionale e zona archeologica dell’antica città di Luni è la principale istituzione archeologica del levante ligure per dimensioni e importanza scientifica delle sue raccolte”. Esso contiene sculture dal valore inestimabile tra le quali spiccano il capitello “corinzieggiante”, una statua femminile panneggiata, di cui non si conosce la provenienza, ed il loricato Magni Griffi, caratterizzato da una figura dinamica che con una mano che tendeva avanti il braccio mentre con l’altra estraeva la spada. Gli orari per godere di questi reperti storici sono dal martedì al sabato 8.30-19.30 mentre la domenica l’ingresso sarà consentito per mezza giornata, fino alle 14.00; lunedì chiuso

Vale la pena anche fare una visita al Teatro Romano nel quale mostre musicali e poetiche erano all’ordine del giorno.

Molti dicono che sia uno dei luoghi storicamente più affascinanti di tutta la Liguria; se volete scoprire se sia vero non vi resta che fargli una visita e godere di ciò che il passato ha ancora da offrire.

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